20 giugno 2006

Uso del colore

Il colore è in tutto quello che vediamo. Ogni oggetto davanti ai nostri occhi è colorato, o almeno lo vediamo come tale, tanto che quando ci capita di rivedere le immagini in bianco e nero che la televisione trasmetteva fino alla metà degli anni ’70 sembra di fare un salto nel passato, e qualche volta pare che il mondo di allora fosse tutto così… in bianco e nero. Pare invece che così non fosse, la differenza sostanziale è che adesso la tecnologia permette di sbizzarrirsi con l’uso del colore, soprattutto con i mezzi di comunicazione. Oggi anche i telefoni cellulari propongono interfacce colorate, fotografie a colori, video a colori e quant’altro.

Il colore aggiunge qualcosa di impareggiabile ai supporti visivi, ma perché possa agevolare tutti noi nella comprensione di ciò che stiamo guardando va utilizzato con attenzione, altrimenti diventa una complicazione in più e non agevola la comprensione; è per questo che l’usabilità di un interfaccia dipende fortemente dal modo in cui il colore viene utilizzato per costruirla.Colore = EmozioneLa forma è predominante rispetto al colore, ma quest’ultimo non è da sottovalutare, nella creazione di interfacce va sfruttato a pieno come elemento caratterizzante per ognuno degli elementi in campo, tenendo anche in considerazione gli aspetti culturali legati al colore che ormai hanno legato i colori diversi alle situazioni più svariate; il rosso come sappiamo è legato alla forza e alla passione la Ferrari è rossa, mentre se ci si trova davanti alla richiesta di sviluppare un interfaccia per un sito dedicato alle specialità alimentari i colori più indicati saranno caldi, vivaci e un pò saturi… giallo o arancio. Al contrario se è un agenzia di assicurazioni a richiedere un nuovo layout i colori più indicati saranno il blu e tutti suoi derivati, colori tranquilli che evocano sicurezza e controllo. Potremmo procedere con innumerevoli esempi anche se per farsi un idea dell’uso del colore in associazione con i più svariati ambiti di interesse non c’è da far altro che navigare per un po’ sul web, e presto ci si renderà conto che spostandosi tra siti dello stesso ambito si troveranno più o meno gli stessi accostamenti cromatici, a patto che ci si orienti sempre verso la stessa zona del globo, perché ognuna delle culture più diffuse sulla terra associa agli stessi colori significati differenti.Facendo ancora una volta riferimento ai principi della Gestalt, per il designer che deve dare forma ad una mole di dati composta da testo ed immagini all’interno di uno spazio ben definito, il colore rappresenta la migliore strada da intraprendere per poter distinguere tra di loro i gruppi di informazioni, gli argomenti di un sito, le zone di interesse all’interno dell’interfaccia.

Un metodo semplice per dare risalto ad un oggetto nella pagina, piuttosto che ad un altro, è quello di colorarlo con tonalità vive, colori brillanti in modo che la quantità di luce da lui sprigionata (facciamo riferimento a colori RGB) sia maggiore rispetto a quella degli altri elementi nella pagina e quindi l’occhio umano maggiormente attratto. Possiamo facilmente notare ad esempio, che nelle pagine on line dei grandi quotidiani il colore di fondo è sempre il bianco e le scritte generalmente sono nere, mentre i banner che campeggiano in testa alla pagina il più delle volte vengono studiati appositamente con colori sgargianti in modo da attrarre lo sguardo del lettore.I colori sono quanto di meglio possiamo utilizzare per dare vita alle nostre creazioni, per renderle al passo con i tempi e per enfatizzare il messaggio che si intende trasmettere, però non tutti i colori sono utilizzabili contemporaneamente perché l’accostamento di colori richiede attenzione. In primo luogo non tutti i colori “stanno bene” vicini, l’effetto sortito magari non è gradevole all’occhio. Ma questo è il problema minore basta prestare un po’ di attenzione, navigare e cercare gli accostamenti più strani ma allo stesso tempo più efficaci, sperimentare elementi uguali con colori differenti fino a scovare la combinazione adeguata, prestando sempre attenzione all’argomento di riferimento, ed informandosi su quali accostamenti sono già stati usati per trattare argomenti simili.Uno degli stratagemmi più comuni per poter utilizzare accostamenti audaci e allo stesso tempo separare bene gli elementi all’interno della pagina rimane quello di utilizzare dei bordi, che assolvono contemporaneamente alla funzione di separazione tra lo spazio totale a disposizione per lo sviluppo dell’interfaccia e quello ristretto riservato ad un preciso argomento ed allo stesso tempo dividono il colore di fondo principale da quello scelto per la forma in cui è stato racchiuso l’argomento di cui sopra, permettendo di accostare colori particolari, ma soprattutto garantendo una migliore possibilità di messa a fuoco per l’occhio umano, a patto che si usi un colore molto contrastato e luminoso per il bordo stesso che non si deve confondere con gli altri due colori che lo circondano.In generale l’uso di colori saturi agli estremi dello spettro, in accostamento oppure no, provoca difficoltà di messa a fuoco, così come l’utilizzo del “blu” per i testi non è indicato perché anch’esso tende ad essere difficile da mettere a fuoco soprattutto per i meno giovani. Il “blu” è ottimo per gli sfondi.Cercando di rendere usabile l’interfaccia in sviluppo ad un numero più ampio possibile di utenti, andrebbero prese in considerazione anche le problematiche relative a coloro che non hanno una percezione del colore normale. Il daltonismo interessa una percentuale considerevole della popolazione (9% degli uomini e 0.5% delle donne) e l’utilizzo di certi colori, in particolare il rosso ed il verde, può rendere inaccessibile un interfaccia a coloro che hanno problemi nella distinzione di questi colori, anche se esistono varie forma di daltonismo.Gli accorgimenti minimi possono essere quelli di non usare assieme o vicini il rosso ed il verde, mentre il blu ed il giallo vengono normalmente riconosciuti senza problemi, usare sempre dei colori brillanti ed accostare sempre gli sfondi appropriati in modo da esaltare il contrasto tra i colori.Le linee guida per sviluppare contenuti grafici adatti ad un pubblico daltonico sono parecchio complesse ma oggi anche sul web, è possibile trovare strumenti automatici in grado di valutare la bontà degli accostamenti cromatici scelti dal designer.